Riflessioni della Presidente COEMM INT’L Maura Luperto

La Bibbia narra che Adamo fu plasmato con la creta, prese forma, fu “creato”. Tanti altri miti legano l’uomo alla terra in un ancestrale rapporto di dipendenza. La terra e l’acqua sono elementi femminili e nell’immaginario collettivo creano la vita: la Terra Madre generatrice di ogni cosa, è la base fisica e psicologica su cui si fondano le nostre sicurezze.
Nei tempi antichi la Terra unita all’acqua che la rende fertile, diventa Dea della fecondità e dell’abbondanza.
Il fertile limo che garantisce la riproduzione delle piante e la sopravvivenza degli uomini diviene un grembo materno accogliente e trasformatore ma anche il luogo dove ogni “figlio” può trovare rifugio dopo la morte.
La Terra accoglie e contiene semi, acqua, corpi vivi e morti, pietre, metalli, energie sepolte e misteriose. In certe circostanze però, generosamente regala agli uomini i suoi tesori che consistono in sostanze curative, veicolate dall’acqua e dai vegetali.
In questa prospettiva l’uomo dovrebbe adorare la sua “Dea” creatrice, invece la violenta, la ferisce, la distrugge. Per quanto una madre può tollerare dei figli che la maltrattano, che non hanno rispetto e amore? Per quanto può ancora sopportare prima di sbatterci fuori di casa?
Maura Luperto 2 novembre 2018