Post del Fondatore
È il prezzo di offerta che, le grandi società di trasformazione, offrono ai Produttori (della Sardegna e non solo).
Da qui il motivo della protesta che tutti i mass media stanno riportando in questi giorni, per i tanti drammi vissuti da Gente onesta ma, purtroppo, male informata.
Ricordiamo che 55,00 centesimi sono circa 1.100 delle vecchie e care lire, di qualche decennio fa!
E che gli stipendi dei dipendenti, nei panni di consumatori, sono rimasti fermi a quelli di tanto tempo fa, oltremodo con costi sui servizi strategici maggioratisi del 100 x 100.
Altresì con contratti sempre più precari e da togliere il sonno e la speranza di vivere!
Allora sarebbe giusto chiedersi: è corretta la protesta dei produttori Sardi, sul fatto che vengono pagati poco?
Oppure la protesta di questi appassionati lavoratori e brave Persone (ma che ignorano le vere proteste da farsi per la creazione di un equilibrio di valore), andrebbe incanalata e coordinata diversamente???
Noi che seguiamo il Programma PVU, riteniamo si debba procedere molto diversamente dalla attuale (pur compresa) protesta. Altrimenti si rischia di continuare a “tirare una parte della coperta verso di se, dimenticandosi che, tale azione, scopre qualcun altro”!
Come fare per cambiare sul serio?
Per iniziare ad analizzare bene il problema “crisi produzione latte”, va detto anche che, al consumatore finale, il prezzo giunge variato di un bel po’. Per quanto si voglia fare di positivo, per giungere al consumatore a chilometro utile serve comprendere che la filiera rimane lunga e costosa.
Si parte dai circa 0,70 centesimi al litro di latte, quando si incontrano Iper e Super Mercati che praticano questi prezzi sotto-costo. Trattasi del classico modo per attirare la clientela e poi “ripagarsi” sulla spesa generale del Consumatore, che frequenta questi grandi magazzini.
Poi ci sono i prezzi del cosiddetto latte di qualità (dico cosiddetto perché, madre natura, ci dimostra che il latte non andrebbe assunto dopo lo svezzamento. Ma tant’è… il discorso si farebbe lungo e lo affrontiamo nel programma PVU). In questo caso, i prezzi al consumatore arrivano a circa 1,2 euro al litro (ovvero circa 2.400 lire delle vecchie lire).
Inoltre, un grande esperto di questioni legate allo sfruttamento intensivo animale, mi fa giungere questo pensiero: “Guarda il sito Clal latte fresco Verona e li trovi tutti i bollettini.
Il latte sardo, come tutto il latte in generale, viene prodotto sfruttando al massimo gli animali e le multinazionali questo lo sanno bene, determinando poi i consumi e aumentandoli o diminuendoli a loro piacimento (pubblicità e manipolazioni mediatiche varie in aggiunta) e quindi decidendo i prezzi al produttore.
Il contadino cerca di produrre di più con meno costi (meno animali da latte) e delega la selezione degli animali, inconsapevolmente, alle multinazionali (in questo modo, delega pure il proprio bilancio aziendale e la propria vita senza rendersene conto)”.
Sulle suddette riflessioni il Programma PVU intende prendere netta posizione, indicando il deficit sociale che si scatena da tali problematiche.
Anche sull’argomento produzione latte, crediamo varrebbe la pena di far giungere a tutti una riflessione seria, che riteniamo saggia e imprescindibile dallo sguardo che si deve porre sulle modernità (tecnologiche in primis).
Le cose da comprendere bene sono:
1. Realizzare al più presto i dettami della buona politica. Accantonando il “politichese”;
2. Metabolizzare tutti, attraverso l’etico Passa Parola, che siamo entrati in un tempo di vorticose accelerazioni per star dietro ad ogni “vecchiume culturale”! A tale “vecchiume”, occorre opporre Politiche e Leggi che siano in grado di cambiare il paradigma economico-sociale-finanzia
3. Spingere le lobby, che detengono i “tesori” del 99% del Mondo, a comprendere sia giunto il tempo di mettersi al tavolo della comune “trattativa” etica e solidale;
4. Individuare nella “trattativa” innovativa, quella ideata e promossa dal Programma del PVU (o migliore di essa, qualora possibile). Una “trattativa” che ponga al centro della Nazione l’Essere Umano e non il lavoro! Il lavoro, infatti, sarà migliorativo o peggiorativo, solo in base a ciò che l’Essere Umano più saggio avrà prodotto per la collettività ed essere quindi ritenuto leader e saggio dalle Masse, al punto da seguirne le politiche. A ognuno i suoi talenti. Quelli del buon Politico sono indispensabili per tutti!
5. Attuare al più presto, in forma totalmente democratica, il Programma PVU, al fine di attivare il “Diritto di Dignità” per tutti, il prima possibile, attuando in parallelo tutte le riforme previste dal suddetto Programma, per dare innovazione ed equilibrio alla “ripresa sociale ed economica”!
Solo in questo modo cesseranno gli “aiutini” ai “capi bastone” di turno (ovvero i capi di una rivolta che, quali leader, vengono avvicinati e poi “alimentati” con comode prebende e poltrone, fino al tempo della loro destituzione, quando non sia poi linciaggio), generando un’Italia pronta per essere l’unico e valoriale esempio pilota per il resto del Mondo.
La modernità tecnologica, abbinata all’ignoranza, al conseguente egoismo diffuso ed agli strumenti in mano a chi detiene il potere finanziario, nulla potrà, infatti, contro la realtà tragica del tempo che stiamo vivendo.
Il PVU è in campo per questo: continuare ad essere la “goccia” del Programma ideato a suo tempo dal COEMM e promosso in tutta Italia da migliaia e migliaia di Aderenti ai CLEMM! Una “goccia” che è però Istituzionale e nessuno la potrà abbattere!
Grazie al Progetto COEMM, ai suoi Partner esterni (decisi a produrre una formazione utile a finanziare l’innovativo MCS, quale esempio pilota), il PVU si affianca e continua la propria istituzionale corsa democratica per “scavare nelle coscienze di ogni Italiano, etico e giusto, al fine di “costringere” chi detiene il “potere finanziario” a “guardare” a quella che deve diventare la “seconda” più importante evoluzione della Storia Umana.
Vedrete, la forbice, fra sempre più pochi super ricchi e tanti più poverissimi Esseri Umani delle Masse, si acuirà sempre più. Chiunque al Governo di questo Paese, se non cambia radicalmente politiche, salverà solo se stesso e la sua generazione ma, tempo un paio d’anni, sarà spazzato via dalla Storia e relegato nel dimenticatoio pietoso da Masse sempre più correttamente informate.
Siamo entrati nell’era del tempo compiuto e, mantenendo la barra a dritta, il Programma PVU andrà a mietere il meritato ritorno da parte di intellettuali e Masse di questo meraviglioso Paese, chiamato Italia, per aver promosso il Programma che permette:
– Libertà (ma non di uccidere e prevaricare)
– Serenità (segno della vera felicità di ogni Essere Umano)
– Prosperità (che non significa smodata ricchezza, ma opportunità di risorse e lavori su cui indirizzare i propri talenti)
Noi del PVU siamo per i positivi principi cardine dell’etica: da porre dentro l’economia e non fuori di essa. Chiediamo il massimo, pur sapendo che si potrà farlo gradualmente.
Oggi, si deve e si può!
PVU, oramai, grazie a Dio, ci sei Tu!
Segretario Politico PVU