📍Tema del Mese
Nei salotti di novembre 2023 parliamo di Intelligenza Artificiale (IA) e Valore Umano.
È a rischio il valore umano attraverso l’introduzione dell’intelligenza artificiale? È una domanda che si pongono tutti coloro che vogliono in qualche modo preservare la naturalezza della vita, la spontaneità e ciò che si può toccare con mano.
Tuttavia, per avere chiarezza e risposta a questa domanda occorre approfondire tutti gli ambiti nei quali l’IA viene introdotta. Il Programma Mondo Migliore (PMM) comincia pertanto ad assumersi anche questa responsabilità attraverso i Salotti Culturali su tutto il territorio nazionale, i cui temi abbinano l’IA ai vari settori sociali e culturali, generando un confronto con quella Politica aperta ad approfondire davvero i rischi e i pregi di tale introduzione nella vita dell’essere umano.
Il Prof. Antonino Giannone – Presidente della Fondazione Fiorentino Sullo – spiega innanzitutto che l’IA non è un’intelligenza bensì una raccolta dati utilizzata per ottenere un risultato automatizzato. Prendiamo l’esempio di “Alexa” che, come dice il Professore, ci sembra chissà che intelligenza quando non è altro che un enorme raccolta di brani in grado di individuare tramite la registrazione delle parole pronunciate il brano che intendiamo ascoltare.
Se si attribuisce quindi al dispositivo elettronico un fattore intelligente, il rischio è quello di paragonare l’intelligenza umana e quella della Natura e di tutto il Creato a qualcosa di artificiale, costruito, riprodotto. Tanto è vero che il termine “Intelligenza Artificiale” significa Intelligenza riprodotta, costruita, artefatta. È quindi il pensiero umano reso artificiale, visto che a programmare la funzione di un dispositivo è l’essere umano.
Uno dei punti su cui riflettere è quindi il seguente: perché sostituire l’espressione naturale dell’intelligenza umana con un dispositivo? In altre parole, perché vogliamo che un dispositivo svolga il compito al nostro posto?
Attraverso queste domande possiamo spingerci a riflettere sui lavori e quindi “azioni umane” che verranno sostituiti attraverso l’IA. Parliamo ad esempio nel campo della sanità, della scuola ma anche campi come l’agricoltura e i trasporti.
Automatizzare alcuni processi della vita quotidiana non crediamo sia del tutto negativo ma come cita Pier Paolo Visentin – Professore presso la Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione all’Università Campus Bio-Medico di Roma – nel libro Umanesimo Digitale di Antonino Giannone – “serve scoprire un codice etico sulla base della consapevolezza che nella stessa natura umana esiste come radicale principio del comportamento di ogni persona. Oggi l’etica è considerata una cura, forse l’ultima efficace per contrastare e combattere la sfiducia dei cittadini nei confronti dell’efficacia, dell’efficienza, della competenza e dell’affidabilità nei settori vitali della Società.”
Il discorso è dunque ampio e con questo tema intendiamo innescare riflessioni nei salotti di tutta Italia e durante il Salotto Formativo del martedì e aprire il grande sipario degli eventi in tutta Italia.
Che cosa ne pensi?
Sophia Molitor
Presidente FMM
Maurizio Sarlo
Presidente COEMM

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