Riflessioni della Presidente COEMM INT’L Maura Luperto
“Ne uccide più la lingua che la spada”, un detto antico sempre attuale sta ad indicare che le parole possono destabilizzarci quando toccano aspetti delicati di noi.
Ci sono alcune frasi che possono provocare ferite profonde e dirle in modo intenzionale o inconsapevole sortiscono duri colpi in chi le riceve, ne elenco alcune:
– Spero di non diventare mai come te.
– Hai messo su un po’ di pancia eh?
– Con la mia ex si che mi divertivo!
– Non mi importa nulla di ciò che pensi.
– Ti vedo un po’ sciupata, stai bene?
– Sei una delusione, non sei proprio all’altezza.
– La festa? Si poi ci siamo andati senza di te!
La comunicazione è un gioco a due, sempre, tutto ciò che accade dipende da entrambi gli interlocutori. Soprattutto in una coppia ciò che si dice o si fa dipenda dal tipo di ambiente che entrambi hanno creato nel tempo, dal tipo di rapporto, dalle reciproche azioni e reazioni. Quando qualcosa non sta funzionando non bisogna accusarsi a vicenda o darsi colpe, non si tratta di responsabilità di uno dei due, ma dell’ambiente che di è creato.
Provare a prestare attenzione al mondo che si è creato e chiedersi se è appagante, e capire se ci sono cose che non trovano spazio, cose represse o messe in disparte, comprenderlo assieme , può essere utile a capire che le frasi “cattive” che si dicono non sono altro che conseguenza di una situazione che in realtà non sta più bene a nessuno dei due.
Maura Luperto 26 settembre 2018