Post del Fondatore
In questa giornata non mi va di immaginare un giornalismo approssimativo come quello usato dalla firma di un quotidiano importante come Il Messaggero (vedi link allegato) dove per far sensazione si cita una menzogna!!!
Ne va della memoria di Esseri Umani inviato a morte quasi sicura (ma oserei definire schiavi da macello) e dei loro familiari e conoscenti, che ogni guerra porta via. Figurarsi quella del 1915/18!
Nel citare stime del primo conflitto, che ha coinvolto più Paesi del Mondo, mi piace citare un nell’articolo dello storico Luca Kocci. Egli scrive: “In effetti i numeri non si conoscono con precisione, e già questo dà il segno della brutalità e della violenza della guerra. Secondo gli studi più attendibili, durante i 5 anni di guerra, su un totale di 74 milioni di soldati mobilitati dai Paesi belligeranti, vi furono complessivamente 10 milioni di morti (e dispersi), 21 milioni di feriti – fra cui 8 milioni di mutilati ed invalidi, quindi feriti permanenti – e 8 milioni di prigionieri su tutti i fronti. Per quanto riguarda l’Italia – e anche qui i numeri sono incerti, molto probabilmente sottostimati rispetto alla realtà – si contano oltre 650mila morti, di cui 400mila al fronte, 100mila in prigionia e i restanti a causa di malattie contratte durante la guerra. Inoltre in 500mila tornarono dal fronte mutilati, invalidi o gravemente feriti e oltre 40mila con gravissime patologie psichiche dopo anni di trincea. – “.
Bella differenza fra ciò che scrive Luca Kocci e il giornalista del quotidiano Il Messaggero.
Malgrado ciò, la vera sostanza è quella di Esseri Umani i quali, per ignoranze, ipocrisie ed egoismi economici dei vertici ( che io reputo letali), producono su tutta l’umanità qualcosa di estremamente disumano. Qualcosa che si avvicina all’essere animale più feroce ma che, almeno questo, opera esclusivamente per cibarsi.
Oggi, 4 novembre 2018, a 100 anni della fine di quell’assurdo conflitto, si fanno analisi di vario genere.
La mia analisi porta ad una riflessione generale, che dovrebbe coinvolgere la maturità di tutti gli Esseri Umani in grado di ragionare. Di quelli che affrontano la formazione scolastica e universitaria sull’argomento storico, così come di chiunque abbia la saggezza di contemplare la differenza fra gli Esseri Umani e tutte le altre cose del Pianeta Terra e dell’Universo.
Alcune teorie, infatti, portano tutti gli Esseri Umani del Terzo Millennio a interrogarsi sulla natura dell’Uomo: essa è più legata alla sola materia, o più vicina a quella energia che “nulla crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma”?
Celebre frase pronunciata dal famoso chimico, biologo, filosofo del ‘700 Antoine-Laurent Lavoisier.
Proprio i grandi scienziati della Storia, nonché i più grandi filosofi ci impongono certe riflessioni. Quindi, se nessuno può smentire scientificamente la “scala propostaci da quelli che indicano la dimensione terrestre come fatta di materia, vegetale, animale, Umano, angelico, arcangelo, arcai (ovvero Dio), allora sarebbe bene che gli Esseri Umani, più evoluti intellettualmente, iniziassero a fermarsi a riflettere sulla loro brutalità materiale.
Il futuro dell’Umanità è nelle mani di una loro Massa Critica: la radice quadrata di quell’1% che da l’esempio al resto del 99%! Mi hanno insegnato che tale esempio pilota lo può dare solo la migliore cultura italiana.
Inizio a crederci sempre più!
Un caro saluto di una buona riflessione a tutti, in questa data storica! Ricordando chi, anche oggi, sta soffrendo per calamità naturali che sembrano “avvertirci” di diventare meno animali e più Esseri degni del trascendente!
Maurizio Sarlo 4 novembre 2018