Post del Fondatore

8 ore di lavoro? Noi diciamo 4!
E sappiamo che, oggi, si può!
Questa nostra misura sarebbe una grande scelta di equilibrio e di civiltà!

Il tempo è maturo per consigliarla a gran voce a tutti!

Purtroppo, quelli che stanno in Parlamento, vecchi e nuovi, per essere lì, hanno avuto programmi desueti ed ipocriti, ed uno scopo principale: pensare alle “comode poltrone” di Parlamento ed Enti vari (che
li nutrono per tante generazioni).

Per cambiare, va ricordato che la Costituzione Italiana è stata fatta benissimo. Sicuramente la migliore, per i tempi in cui è stata creata. Dopo oltre 70 anni dalla sua creazione, però, c’è bisogno d’intervenire, sia in termini di innovazione che di creatività.

La modernità delle tecnologie lo permette e lo impone.

Ancora più antica della nostra Costituzione, è poi la centenaria proposta sui contratti del lavoro.

Per questo riferimento del lavoro, riprendo il bell’articolo di un grande amico giornalista di Corriere Quotidiano, il quale riporta il discorso dell’amata figura del Presidente della Repubblica Italiana sulla ricorrenza, appunto, dei cento anni di quella proposta “sul lavoro” divenuta poi decreto legge nel 1923.

La suddetta Legge stabilì l’orario di lavoro a 8 ore per turno (ed il pagamento di eventuali straordinari). lo sfruttamento sul lavoro, fino a quella antica data, era a livelli di schiavitù vera e propria.

Eppure, malgrado tempi in cui le lotte operaie hanno mietuto ottimi successi, invece di andare avanti, stiamo tornando indietro…e di molto anche!

Assistiamo, infatti, a contratti che si fanno sempre più precari; a imprese costrette da un sistema capitalistico che oltraggia la dignità dei lavoratori dipendenti, usando una sorta di grave strabismo; ovvero, far volgere lo sguardo dei dipendenti verso i molti disoccupati, pronti e disponibili a subentrare a chi non accetta le “regole del mercato schiavistico di oggi, più schiavizzante di quello di 100 anni fa”!

Noi non ci stiamo! Lo diciamo a gran voce, ma in modo evoluzionario e non rivoluzionario. Cavalcare le solite sbagliate manifestazioni di piazza (quella delle quote latte di questi giorni è una conferma) è deleterio per tutti. Serve informare e comunicare bene la giusta soluzione, altrimenti saranno ulteriori crisi e povertà.

Il nostro etico e solidale “Programma Politico”, anche per gli imprenditori agricoli e pastori, guarda ad una serie di grandi riforme strutturali: fra le prime c’è la riforma del lavoro!

Per Noi, il lavoro va riformato prima possibile ma con un cambio di paradigma totale. Si deve giungere a convincere la maggioranza degli Italiani, che l’attuale paradigma economico e sociale è al collasso! Così come stanno le cose, la crisi diventerà sempre più drammatica! Altro che fandonie del solito politichese.

In sintesi, la nostra originale idea è la seguente:
1. L’orario di lavoro dipendente passi da 8 ore giornaliere a 4 per turno. Ma con lo stesso stipendio delle 8 ore di adesso!
2. Passare dai due turni per certi lavori classici, a tre, quattro o più turni per quei lavori che presuppongono orari di apertura prolungati e cicli continui del lavoro.
3. Per riequilibrare i costi che l’impresa avrebbe con tale riforma, all’imprenditore si dovrebbero garantire incentivi etico e valoriali. L’innovazione sarebbe quella di premiare l’impresa con un salario di un dipendente pagato dallo stato saggio, per ognuno dei dipendente assunti dall’impresa. In tal modo, grazie alla lungimiranza e professionalità della impresa stessa, lo Stato saggio avrebbe un modello economico basato su una libera impresa moderna e votata alla miglior qualità del lavoro e non solo del profitto (a scapito della dignità umana).
4. All’impresa virtuosa andrebbero,altresì, lo Stato saggio pensato dal Programma PVU promuove altri tipi di incentivi; ovvero: energia elettrica gratuita e zero costi di “gabelle” varie. Quello che serve fare è, infatti, ridurre i costi generali che gravano su imprese e consumatori e non falsi aumenti di questo o quel prodotto che poi si abbattono su tutti. Regolando, saggiamente, con disincentivi di tassazione, chi non si attenga alle norme etiche pianificate. E non come avviene ora, che si tassa chi è virtuoso, costringendolo a pensare di “sfuggire” ad un fisco ingiusto anche de-localizzando all’estero.
5. Quanto sopra sarebbe possibilissimo, in virtù della emissione a credito (per infrastrutture e servizi strategici) di quella moneta parallela all’euro che noi facciamo partire dalla “StatoNota”.

Con la suddetta nostra idea di riforma, dopo 100 anni di schiavitù, l’Italia ridarebbe “la rotta” al resto del Mondo.

Unitamente a tale riforma, altresì, indichiamo ben altre grandi riforme: a partire da quella del Diritto di Dignità (concesso ad ogni Italiano che compie i 16 anni fino a fine vita). Passando poi per una Scuola
pubblica gratuita, promossa attraverso college attrezzatissimi, con formatori davvero formati e ben pagati e, soprattutto, una scuola che non debba bocciare nessuno, bensì, accompagnare tutti a far evidenziare il proprio talento e a dare il meglio delle loro potenzialità alla collettività.

Amiche ed Amici, altro che utopia irrealizzabile. Quello che proponiamo è l’unica VIA possibile per togliersi tutti “dall’inferno” in cui le lobby ci costringono manovrando i fili di chi viene portato ai vari Governi del Mondo. La colpa però, è principalmente della maggioranza della collettività.

Serve svegliare ogni coscienza. Far finta di nulla o, peggio, continuare a seguire chi preannuncia programmi dai principi inconcludenti è una pratica perdente.
Fino a quando s’intende continuare a farsi prendere per i fondelli?

Da tempo, il nostro Programma è in campo. Ora lo è anche in ambito Politico e nessuno stolto potrà indicarlo alla Magistratura come qualcosa di truffaldino o antidemocratico!

Dimostreremo con i fatti, che abbiamo ragione al 💯 x 💯!

Siamo per la libertà, la serenità e la prosperità di ogni Italiano. Per un Nuovo Umanesimo!

Oggi, si deve e si può!

PVU, pensaci tu!

Maurizio Sarlo 21 febbraio 2019

OTTO ORE DI LAVORO AL GIORNO, CENTO ANNI E SENTIRLI

https://corrierequotidiano.it/osservatorio/otto-ore-di-lavoro-al-giorno-cento-anni-e-sentirli/?fbclid=IwAR3ORYTEPOy2nC2tUJrzWJOJvktyCkW1Uc0W-pMssZGExtc5A59yri0pwAg

PVU