Riflessioni di Maura Luperto Presidente COEMM INT’L

1 – essere diretti – niente premesse, niente ripetizioni. Non definire le cose, non porre domande manipolatorie, non dare sentenze, dire solo l’essenziale. Se la comunicazione più è leggera, più è efficace. 

2 – non cominciare con IO – evitare di parlare di se stessi in questo modo si hanno meno punto di vista da difendere.

3 – eliminare gli obiettivi – escludere dalla conversazione il valore aggiunto materiale e morale, questo toglie aggressività alle parole. L’altro ascolterà senza difendersi e proverà piacere.

4 – dare sempre un inizio e una fine si discorsi – ogni argomento o frase è una storia diversa, si apre e si chiude.

5 – abolire la nostra storia – niente opinioni, niente schemi. Parlare come se fossimo “nessuno”. Apre alla purezza comunicativa.

6 – il silenzio dà più senso alle parole – senza il silenzio non può esistere la comunicazione, dall’ascolto del nostro silenzio si originano nuove parole.

7 – parlare al presente – esistiamo so nel qui e ora, la parola diventa consapevole.

8 – non parlarsi addosso – non si concentra la comunicazione su: sto male, sto benissimo, sono allegro, sono depresso.

9 – ascoltare senza interrompere- si comprende meglio l’interlocutore, si comprende cosa l’altro cerca di comunicare e si riesce a dare risposte più consapevoli.
Maura Luperto 17 novembre 2018