Riflessioni della Presidente COEMM INT’L Maura Luperto

Chiudiamo gli occhi e immaginiamo un episodio che ci ha fatto stare male, sentiamo in quale zona del corpo si fissa il dolore. Ora trasformiamo questo fatto in uno stato atmosferico che preferiamo: vento, pioggia, temporale ecc. Sentiamo bene il nostro stato atmosferico, immaginiamo come se fossimo immersi in quello stato. Adesso dentro la rappresentazione atmosferica cerchiamo un’altra immagine, una figura con cui sentiamo un legame profondo, una connessione. Portiamo le mani sulla pancia e immaginiamo che dalla pancia salgono verso la mente tutte le immagini che sentiamo che ci piacciono. Dopo apriamo gli occhi.
Quando abbiamo un problema dobbiamo immaginarlo. È molto diverso analizzare per esempio la rabbia e immaginarlo come una mareggiata o come un tornado. Nel primo caso l’evento è chiuso. Le immagini invece attivano all’istante le nostre risorse interiori che hanno le soluzioni.
Immaginazione, associazioni mentali, fantasie guidate: sono strumenti utili per guardare se stessi con occhi nuovi e sbloccare la mente.
Maura Luperto 11 settembre 2018